Le origini di Halloween

E’ una festa terribilmente pagana, eppure da quando la cultura anglosassone ha cominciato a  (ri)proporcela attraverso i media, ovvero da un paio di decenni a questa parte, la viviamo come fosse nostra da sempre.

Perché in un certo senso è veramente una festa nostra da sempre. Perlomeno da seimila anni a questa parte, secolo più secolo meno. Con buona pace di chi ancora la ritiene una trovata puramente commerciale o un inno al demonio e ai suoi adepti.

Proprio così! La pagana Halloween, l’antica celtica Samhain è… cristianissima e pan-europea, o per meglio dire mondiale o – meglio ancora – semplicemente e profondamente umana, cioè legata alla nostra “semplice” – si fa per dire! – natura di esseri mortali pieni di paure e speranze. Per capirlo dobbiamo fare un passo indietro di, appunto, seimila anni.

Perché proprio seimila anni? Perché a quella data l’equinozio di autunno cadeva esattamente nei giorni a cavallo tra ottobre e novembre, per quel fenomeno astronomico chiamato “precessione degli equinozi” e che fa sì che equinozi e solstizi si spostino un poco più indietro nel calendario, impercettibilmente, ogni anno.

L’equinozio di autunno rappresenta nelle principali religioni del mondo il momento di contatto tra mondo dei vivi e mondo dei morti. La ragione è semplice: nell’economia complessiva del giorno, le ore di luce prima dell’equinozio di autunno prevalgono su quelle di buio; qualche giorno dopo invece questo equilibrio si ribalta e la notte “vince” sul giorno. Fino all’equinozio di primavera, quando la luce sarà di nuovo trionfante sul buio. Si entra così nel “regno delle tenebre”, la natura si addormenta ed è un attimo pensare alla morte e all’eterna altalena tra questa e la vita.

Basti pensare che la Festa di Ognissanti e dei Morti era stata fissata alle origini del cristianesimo nei giorni intorno a Pasqua, com’è comprensibile data la vicina resurrezione di Cristo. Ma nella popolazione cristiana ed europea in genere era così radicato il “ricordo” dei riti nati in occasione dell’equinozio d’autunno, che la Chiesa fu costretta a trasferire a fine ottobre la festività e “arrendersi” così a queste antiche reminiscenze pagane.

Jack O’ Lantern, la stessa zucca che ancora oggi svuotiamo e riempiamo di luce è il simbolo più potente di questo credo. La zucca è infatti simbolo di fertilità e fecondità grazie alle migliaia di semi che contiene, ognuno capace di creare vita – pensate a quante piante può generare una sola zucca! Svuotarla del seme, renderla cava nei giorni in cui la notte vince sul giorno e riempirla con un misero lumicino è il gesto scaramantico – profondamente umano – di chi vuole scongiurare la morte e ribadire ancora una volta il potere della luce e della vita nell’economia generale del cosmo.

Ma l’equinozio d’autunno, dicevamo, è l’attimo in cui regno dei vivi e regno dei morti entrano in contatto e le porte dell’aldilà si spalancano. Fate allora attenzione a tutti quegli scheletri, zombie, stregoni, streghe, ectoplasmi e maschere più o meno riuscite di questo genere. Sia mai che tra loro non si celi davvero qualche presenza dal passato… Paura? Ma no, approfittatene per fare domande come usava una volta, quando si scendeva agli inferi per conoscere il futuro. E poi, se proprio non volete rischiare, portatevi in tasca qualche dolcetto. Non si sa mai.

Buon Halloween a tutti!

jack-o-lantern

Author: Gabriele Panigada

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